Attraverserò il tempo che mi rimane da vivere con la stessa gioia con la quale ho attraversato i tuoi silenzi, così simili ai tuoi orgasmi.
In questo vuoto nel quale mi sono imposto di abitare riesco ad ascoltare molto più chiaramente i ricordi, che diventano ogni giorno più pressanti.
E’ vivida la voce di mia madre, e ogni sua parola. Sono sempre più comprensibili le espressioni delle donne che ho amato, e le frasi che hanno pronunciato nel preciso istante che mi hanno abbandonato. E’ vento il fruscio delle pagine dei miei diari, ed è fuoco ogni graffio che ho portato sulla pelle. E’ vacuo il rumore della gente che attraversa distrattamente la strada e a volte sbircia, oltre il cancello, le ragioni incomprensibili della nostra allegria.
Nessuno si accorge che la nostra allegria è semplicemente un desiderio di amore; lo stesso amore che ci è stato rubato milioni di anni fa, quando la nostra essenza era in realtà un vagito di sopravvivenza.